La notizia del momento non riguarda in ogni caso l’impegno amichevole (ore 20.45) dei rosso crociati contro la truppa guidata da Zlatko Dalic, quanto piuttosto la positività al coronavirus di Xherdan Shaqiri. Per il quasi 29enne il trittico ottobrino era l’occasione per tornare a vestire la maglia della Nazionale a più di un anno dall’ultima recita. Rappresentava la possibilità di ricucire – o almeno cominciare a farlo – un rapporto irrimediabilmente sfilacciatosi dopo la Final Four di Nations League. Invece nulla: come comunicato dall’ASF, d’accordo con il Dipartimento della salute il trequartista è finito in isolamento. Terzo giocatore del Liverpool toccato dal Covid-19 (dopo Sadio Mané e Thiago Alcántara) Shaqiri – che sta bene ed è totalmente asintomatico – non dovrebbe a ogni modo aver portato il contagio in Nazionale. Questo hanno detto i tamponi di tutti gli altri protagonisti (che però, conclusa l’incubazione, potrebbero dare risultati diversi nei prossimi giorni) e questo spera Vlado Petkovic, in qualche modo rassicurato dal comportamento tenuto in ritiro. Distanze, mascherine, allenamenti senza contatti... proprio questi hanno “salvato” il match odierno e, a meno brutte sorprese nei prossimi giorni, permetteranno alla Svizzera di scendere in campo contro Spagna (sabato 10) e Germania (martedì 13) per le sfide di Nations League. L’incertezza è tuttavia ormai una normalità, e non solo nel pallone. A essa si dovrà fare l’abitudine.
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