Una lettera straziante quella scritta da un uomo a suo figlio per annunciare la morte di sua madre. Accade a Mariupol, la città ucraina simbolo della devastazione. In questa città, che Zelensky ha paragonato nel discorso al parlamento italiano a Genova, gli edifici sono in gran parte distrutti e c'è in attouna crisi umanitaria.
Dietro le migliaia di civili uccisi ci sono delle storie e una di queste è stata resa nota dal giornalista Sergej Sumlenny. «Dima, la mamma è stata uccisa il 9 marzo 2022. È morta rapidamente. La casa è andata a fuoco poco dopo. Dima, mi dispiace di non averla potuta salvare», si legge nella missiva scritta in russo da Mariupol.
L'uomo racconta di aver seppellito la moglie in un terreno e indica con una mappa il luogo di sepoltura nella speranza che dopo la guerra si possa provvedere a un funerale degno. Si è visto in questi giorni, infatti, come molto spesso i corpi vengano gettati in fosse comuni perché sono tanti, manca il tempo e possono sorgere anche problemi igienici. La storia sta facendo il giro del web.
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