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Come finisce Last Man Down: trama, cast e spiegazione finale

In un futuro segnato da una pandemia globale, un ex soldato si isola nel cuore di una foresta per sfuggire al dolore, ma la sua pace è spezzata dall’arrivo di una donna in fuga, dando inizio a un nuovo scontro con il passato.

Il cinema d’azione degli anni Ottanta ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, regalando figure eroiche e iconiche come Rambo, John McClane e Martin Riggs, protagonisti di saghe leggendarie capaci di mescolare adrenalina, muscoli e senso del dovere. A quell’immaginario si ispira esplicitamente Last Man Down, film del 2021 co-prodotto da Regno Unito e Svezia, diretto da Fansu Njie, qui alla sua prima regia di un lungometraggio importante dopo una serie di cortometraggi.

Il regista, anche co-sceneggiatore insieme a Daniel Stisen e Andreas Vasshaug, dà vita a un’opera che si colloca a metà strada tra il classico action movie e il racconto post-apocalittico. Ambientato in un futuro distopico devastato da una pandemia globale, il film combina l’estetica cupa del survivalismo con sequenze d’azione ispirate ai cult del passato, distinguendosi per ritmo serrato e un impianto visivo efficace, sebbene prodotto con un budget limitato.

Protagonista della vicenda è John Wood, ex soldato delle forze speciali interpretato da Daniel Stisen, norvegese ed ex culturista professionista già apparso brevemente in produzioni hollywoodiane come Justice League e Jurassic World: Il dominio. Dopo aver assistito all’uccisione della moglie da parte del folle Comandante Stone, John abbandona la civiltà e si rifugia in una capanna in mezzo a una remota foresta settentrionale, deciso a lasciarsi alle spalle la violenza e la devastazione che hanno travolto il mondo.

La quiete di John viene spezzata dall’arrivo improvviso di Maria Johnson, interpretata da Olga Kent, attrice nota al pubblico italiano per la partecipazione a serie televisive come Don Matteo e Che Dio ci aiuti. Gravemente ferita, Maria racconta di essere fuggita da un centro sperimentale dove era tenuta prigioniera dal Comandante Stone per via di un’eccezionale caratteristica del suo sangue, potenzialmente in grado di neutralizzare il virus che ha colpito l’umanità. Il passato di John si riaccende: Stone non è solo un pericolo per l’umanità, ma l’uomo responsabile del suo dolore personale. Così, dopo anni di isolamento, decide di combattere nuovamente.

Il film si avvale di un cast internazionale che include anche Daniel Nehme nel ruolo del villain Stone, Stanislav Yanevski, già noto per il ruolo di Viktor Krum in Harry Potter e il Calice di Fuoco, nei panni del Dottor Feltspat, Madeleine Vall come la guerriera Granito, Natassia Malthe nel ruolo di Zahara, Stephanie Siadatan come Emilia e Michael Billington nel ruolo del combattente Mason. Il cast riesce a offrire interpretazioni credibili in un contesto fortemente marcato da cliché di genere, riuscendo tuttavia a coinvolgere lo spettatore amante dell’action più puro.

Nonostante una distribuzione limitata, Last Man Down ha riscosso un buon successo di pubblico sulle piattaforme digitali, alimentando una crescente popolarità che ha portato alla conferma ufficiale di un sequel, attualmente intitolato Last Man Down 2. Il nuovo capitolo vedrà ancora una volta Daniel Stisen nei panni di John Wood e sarà diretto da Fansu Njie, anche se i dettagli sulla trama e sul nuovo cast sono ancora riservati. Il progetto si trova al momento in fase di pre-produzione e l’uscita è prevista tra fine 2025 e inizio 2026.

Last Man Down è attualmente disponibile in streaming sulle principali piattaforme, tra cui Prime Video, Rakuten TV, Apple TV, Google Play e TIMVision, dove è possibile noleggiarlo o acquistarlo singolarmente. Inoltre, sarà trasmesso in prima serata televisiva su Rai 4 9 maggio alle ore 21:20, offrendo così un’ulteriore occasione per scoprire questa pellicola adrenalinica.

Tra atmosfere cupe, vendetta personale e riferimenti ai grandi del cinema d’azione, Last Man Down si propone come un prodotto indipendente capace di conquistare una nicchia di appassionati. Con il sequel in arrivo, il personaggio di John Wood potrebbe trasformarsi in una nuova icona contemporanea del cinema muscolare post-pandemico, riportando alla ribalta quella miscela di giustizia personale e brutalità che ha segnato un’intera generazione cinematografica.

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