“Ho bruciato 14 milioni di euro tra alcol e donne”. La parabola discendente del campione di Serie A

0 Condivisioni

Oggi fa il barista e lavora in una fattoria, ha poco denaro, tanti demoni, ma non ha rimpianti. Questa la storia attuale di Fabian O’Neill, raccontata dal sito goal.com. “Ha fatto quel che si sentiva di fare. Persino un videoclip su YouTube.

Mani in tasca, a sollevare la birra, a battere sul tavolo a tempo di musica. Si chiama La Parabola“, viene descritto così l’ex centrocampista di Cagliari e Juventus che da tempo ha problemi con l’alcol. “Ho guadagnato quattordici milioni di euro grazie al mio agente, ma adesso li ho persi tutti fra donne, scommesse e vizi vari, e vivo da povero.

Leggi anche:  “Un errore e poi la tragedia”. Terribile incidente in autostrada: la manovra e lo schianto con più auto. Un morto e una famiglia sotto choc

A Cagliari ero un idolo, ma quando lottavamo per non retrocedere i tifosi mi gridavano ubriacone!, poi salimmo in A e quegli stessi tifosi mi pagarono da bere. Funzionava così il calcio da quelle parti”, ha raccontato una volta.
O’Neill, 48 anni, approdò in Sardegna nel novembre 1995. L’uruguayano, rimasto nell’isola ben cinque stagioni, ha collezionato con la maglia rossoblù centoventi presenze impreziosite da dodici marcature.

L’allenatore che ha maggiormente valorizzato il fantasista sudamericano è stato Giampiero Ventura. Con l’ex ct della Nazionale italiana, infatti, O’Neill ha messo in scena la sua migliore stagione (nel 1998/1999 segnò cinque goal in trentuno partite).

Leggi anche:  "Papi vieni qui, mammina non si sveglia più". Simona va a dormire e non si sveglia più, la giovane mamma morta nel sonno a soli 44 anni

Nel 2000 passò alla Juventus per diciotto miliardi più il prestito di Raffaele Ametrano. L’esperienza bianconera non fu fortunata. Il classe 1973 tornò in Sardegna nel 2002. Ma nei suoi pochi mesi a Cagliari non scese mai in campo, cosi scelse di tornare in patria ritirandosi nel 2003, dopo una parentesi non fortunata nel Perugia di Cosmi.

0 Condivisioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *