Chiude in casa la nuora, la picchia con un bastone e la lascia senza cibo: condannata la suocera

Una donna di 65 anni è stata condannata in Appello con l’accusa di aver maltrattato la nuora: l’avrebbe picchiata con un bastone, chiusa a chiave in casa, costretta a lavare i pavimenti e infine lasciata senza cibo.

Avrebbe picchiato la nuora con un bastone alla testa, l'avrebbe chiusa a chiave in casa, obbligata a lavare i pavimenti e lasciata senza cibo tanto da doverlo trovare nei cassonetti dell'immondizia: sono queste le accuse che erano state rivolte a una donna, 65enne, nonché suocera della vittima. Un quadro particolarmente atroce e che ha così costretto la vittima a vivere in situazione di costante paura e disagio psicologico oltre che fisico. Per questo motivo, la suocera è stata condannata in Appello a Mantova a due anni e sei mesi di reclusione.

Anche il marito di lei era stato accusato di maltrattamenti

Con lei era stato accusato di maltrattamenti e sequestro di persona anche Davide Leasi, 42enne. Il 42enne, originario di Ceresara (Mantova), è stato però assolto perché il fatto non sussiste: nonostante il pubblico ministero Silvia Bertuzzi avesse chiesto tre anni di condanna, la giudice, Raffaella Bizzarri, ha infatti dato ragione al difensore dell'uomo, Sebastiano Spagnoli, che sostiene come il suo assistito non possa essersi reso complice dei maltrattamenti considerato che non era a conoscenza.

La testimonianza della donna vittima di violenza

Il colpo di scena, in questa storia di atroci maltrattamenti, è arrivato lo scorso ottobre. In aula è infatti stata ascoltata la donna, vittima di violenza. Durante la sua testimonianza però, ha voluto difendere sia il marito che la suocera. Su quest'ultima, avrebbe infatti detto che ormai era diventata una persona nuova, diversa. Avrebbe addirittura definito la suocera come "amorevole". Parole che però non hanno salvato la donna dalla condanna.