Si schianta e muore intrappolato nell’auto in fiamme: Marco Rossi era alla guida senza patente

Redazione

Tra giovedì e venerdì, a Lumezzane (Brescia), un’auto si è schiantata prendendo poi fuoco: due dei quattro passeggeri sono morti. Tra loro, il conducente Marco Rossi: dagli accertamenti è emerso che il 31enne non avesse la patente.

Marco Rossi, il 31enne che è morto nella notte di giovedì 23 giugno, a Lumezzane (Brescia) non avrebbe mai conseguito la patente: è questo uno dei dettagli che emerge nella terribile vicenda che ha visto coinvolti altre tre giorni. Oltre a Rossi, anche un 19enne – che si trovava in auto con lui – è deceduto a causa delle gravi ustioni riportate. 

L’auto andava a una velocità elevata

Rossi si trovava alla guida della Renault Clio che, tra giovedì e venerdì, è uscita di strada e si è schiantata contro alcuni tubi del gas. L’auto era stata notata qualche minuto prima da una pattuglia di carabinieri: i militari avevano visto come procedesse a una velocità elevata. Avevano quindi deciso di seguirla: una volta girato l’angolo, all’altezza di via Brescia, i carabinieri hanno solo visto l’alta colonna di fumo e le fiamme.

I carabinieri sono riusciti a salvare solo i tre passeggeri

Scesi, hanno subito estratto i passeggeri: sono riusciti a salvarne solo tre. Impossibile riuscite a portare via il 31enne considerate le condizioni dell’auto. Sono stati poi i vigili del fuoco a riuscire a liberarlo. Nella mattinata di ieri, venerdì 24 giugno, si è spento anche l’amico Giorgio che era ricoverato all’ospedale Civile di Brescia: troppo gravi le ferite riportate. Restano gravi, seppur meno problematiche, le condizioni degli altri due 21enni: uno si trova sempre al nosocomio di Brescia mentre l’altro è ricoverato al Centro Grandi Ustioni di Verona.

Rossi non aveva la patente

Da una prima ricostruzione, è probabile che Rossi – a causa dell’asfalto bagnato e della velocità – abbia perso il controllo del mezzo. Nell’impatto, si è lesionato il serbatoio: la fuoriuscita di benzina ha fatto poi sì, che l’auto prendesse fuoco. Dagli accertamenti  è poi emerso che il 31enne, che aveva anche alcuni precedenti penali alle spalle, era in possesso solo della patente A per la moto: la stessa che gli era poi stata sequestrata perché trovato in stato di ebbrezza.

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