Mette in salvo 30 bambini dall’incendio: Matteo non aveva superato il concorso da vigile del fuoco

Italia
Matteo Iacobacci ha 21 anni e ha contribuito a mettere in salvo 33 bambini dal maxi incendio di lunedì scorso a Casalotti, che sono stati evacuati dal centro estivo anche grazie al suo sangue freddo. Ironia della sorte: voleva fare il vigile del fuoco ma non ha superato il concorso.
Quando lunedì un enorme incendio ha divampato per ore tra Casal Selce e Casalotti, c’è chi ha rischiato di rimanere intrappolato tra le fiamme che hanno minacciato abitazioni e invaso anche alcune strade. In particolare gli animatori di un centro estivo all’interno del centro sportivo Le Palme Sporting Club, con tre macchine hanno messo in salvo 33 bambini. Una storia che abbiamo raccontato a poche ore dai fatti, con le parole di alcuni dei protagonisti, tra cui Lavinia De Pascalis responsabile del centro estivo:

Abbiamo portato tutti i bambini al parcheggio e li abbiamo fatti entrare nelle tre auto che avevamo a disposizione, facendoci strada attraverso gli unici punti accessibili dove non c’erano le fiamme su via di Casal Selce, passando per le campagne attraverso le case delle persone. Un signore molto gentile ci ha aperto il cancello del suo terreno, attraverso il quale abbiamo raggiuto il punto di ritrovo. Il suo aiuto è stato veramente prezioso, altrimenti non avremmo potuto proseguire. Alcuni bambini erano spaventati, ma li abbiamo tranquillizzati dicendogli che finché ci saremmo stati noi non gli sarebbe accaduto nulla di male. Altri invece hanno preso l’evacuazione come un gioco

Una vera e propria evacuazione che ha visto tra i protagonisti anche un ragazzo di 21 anni, Matteo Iacobacci che, ironia della sorte, solo qualche mese non è riuscito a superare la prova scritta per realizzare il suo sogno, diventare vigile del fuoco. E come raccontato al Messaggero, è proprio il suo ruolo ad essere importante in quei momenti concitati, grazie anche ai suoi studi da pompiere: “Abbiamo fatto un gran gioco di squadra insieme ai gestori del Centro che sono stati subito operativi e molto zelanti e ci siamo affidati anche al suo parere. Matteo ha contribuito a gestire l’emergenza. Lui ha fatto in tempo a prendere le bottigliette d’acqua da un frigorifero e che poi ci sono servite per bagnare i più piccoli una volta in salvo”.

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