“Un forte boato e la terra ha tremato: così è crollata la cappella al cimitero di Poggioreale”

Italia

“Un forte boato, poi la terra ha tremato come se fosse una scossa di terremoto e si è alzata una grande nuvola di polvere. Alla scena hanno assistito le famiglie che si trovavano presso il Crematorio di Santa Maria del Pianto. La cappella della Resurrezione si trova proprio di fronte. Quella zona è molto lontana dal primo crollo che è avvenuto a gennaio ed è molto vicina ad una zona invece molto frequentata come quella del crematorio”. A parlare a Fanpage.it è Fabio Bellomunno, uno dei maggiori impresari funebri a Napoli.

Bellomunno: “Temo che il cimitero resterà chiuso a lungo”

“I nostri operatori – racconta Bellomunno – stavano svolgendo la loro attività presso il forno crematorio, quando, attorno alle ore 14,00, c’è stato il crollo. Ci hanno raccontato che è stato terribile. Il cimitero a quell’ora era chiuso, perché chiude alle 13,30. Ma il crematorio invece funzionava regolarmente. Il Comune ha chiuso il cimitero monumentale? Una decisione inevitabile, credo – aggiunge Bellomunno – Temo che resterà così per molto tempo. Troppi crolli sono avvenuti negli ultimi mesi, io inviterei le istituzioni a fare controlli approfonditi su tutto il complesso cimiteriale. Anche nella zona del Fondo Zevola, che si trova poco distante dal crollo di oggi”.

“Solo per miracolo nessuno si è fatto male”

“Per fortuna nessuno si è fatto male – conclude Bellomunno – Noi come operatori funebri frequentiamo il cimitero ogni giorno, percorriamo le strade tra le congreghe per fare sopralluoghi ed operazioni cimiteriali. Insieme a noi ci sono familiari ed addetti ai lavori. Il cimitero è diventato una gigantesca zona rossa, sembra di camminare nel centro de L’Aquila o di Amatrice. Quando è avvenuto il crollo eravamo all’impianto crematorio, abbiamo avvertito un boato e vissuto una scena simile ad un terremoto. C’erano delle famiglie che avevano accompagnato il proprio caro per l’ultimo saluto ed hanno assistito alla terribile scena. Ora abbiamo paura di entrare al cimitero, perché non sappiamo cosa può succedere”.

Tammaro: “Subito risposte concrete”

Sulla vicenda è intervenuto l’impresario funebre Gennaro Tammaro, segretario generale Assofuneral, che in una nota scrive:

“Sgomenti e impotenti guardiamo a cosa è accaduto al Cimitero di Poggioreale, appena riaperto, con il crollo della congrega della Resurrezione. Anni di storia e di memoria della città di Napoli cancellati – con ogni probabilità – dalla sufficienza umana. Non sappiamo cosa stia accadendo per certo, ma siamo ormai convinti che ogni giorno che passa si mette a rischio un altro pezzo di questo luogo e, di conseguenza, di questo popolo. Vedere a distanza di pochi mesi dall’ultimo scandaloso crollo le stesse scene e addirittura più raccapriccianti – come le bare sospese tra le macerie – ci fa sanguinare il cuore, come napoletani e come operatori del settore che da sempre immaginano per Poggioreale una sorte differente, date le potenzialità che nulla hanno da invidiare a Père-Lachaise o Highgate. Chiediamo risposte rapide e certe, e che le Istituzioni facciano immediatamente tutto quello che è in loro possesso per arginare questo scempio immane”.

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