Rosa Bazzi e Olindo Romano, Azouz Marzouk: ''Dimostrerò la loro innocenza''

Azouz Marzouk dovrà presentarsi in aula il 25 novembre e sarà interrogato. È ammessa la documentazione presentata dai suoi legali riguardante il processo denominato della strage di Erba” . Si è conclusa con una mezza vittoria la prima udienza del processo ad Azouz Marzouk, imputato per calunnia nei confronti di Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati all"ergastolo per la strage di Erba avvenuta l"11 dicembre 2006.

Quel giorno furono assassinati Raffaella Castagna, 30 anni Laura Marinaro Erba (Como) fini, suo figlio Youssef, di 2, la nonna del bimbo Paola Galli, di 60, e la vicina di casa Valeria Cherubini, di 55. Si salvò solo il marito della Cherubini, Mario Frigerio. Il tunisino ora è sotto processo perché ha sostenuto che Rosa e Olindo, quando confessarono la strage, mentirono.

Secondo i giudici di Milano, così facendo, però, l"uomo li ha calunniati perché sulla base di quella confessione, giudicata veritiera da ben tre corti, i due sono stati condannati all"ergastolo. Difeso dagli avvocati Solange Marchignoli e Luca D"Auria, Azouz Marzouk, che nell"eccidio perse la moglie e il figlio Youssef, non è riuscito a far prevalere totalmente la sua linea. Il giudice monocratico della settima penale, Daniela Clemente, infatti, non ha ammesso nessuno dei tantissimi testimoni da lui indicati, e che, a suo giudizio, avrebbero provato l'innocenza dei due ergastolani, da lui ora difesi strenuamente.

Aveva chiesto che fossero sentiti nuovamente l'avvocato Manuel Agnelli, legale di Mario Frigerio, l'unico sopravvissuto alla strage, e il figlio dell'uomo, i carabinieri di Como che ai tempi svolsero le indagini, il criminologo Massimo Picozzi, che registrò le confessioni, persino i fratelli della moglie Beppe e Pietro Castagna. Il magistrato, però, ha ammesso le prove documentali, cioè le sentenze, le deposizioni e le testimonianze raccolte durante le indagini e i tre gradi di giudizio.

Si tra!a di un corposo numero di documenti, oltre 3.000 pagine fra trascrizioni di audio, video-interviste e gli a!i del processo a Rosa e Olindo Romano. Tra i documenti ammessi ce n#è uno considerato dai difensori di Azouz importante. Si tratta del materiale fotografico che riguarda la tenda della casa di Valeria Cherubini e Mario Frigerio, con la nomina di un esperto che dovrà svolgere proprio su quella documentazione l#accertamento tecnico denominato “Blooden Pattern Analysis”.

In pratica, dovrà analizzare le macchie di sangue e stabilire così elementi della scena del crimine. Inoltre, sono state ammesse le audizioni di alcune interce !azioni e alcuni brogliacci che, stando al tunisino e ai suoi avvocati, sarebbero incompleti. Ci sarebbero, cioè, dei buchi, che potrebbero essere stati creati ad arte per costituire una prova contro Rosa e Olindo Romano. Ha commentato l#avvocato Solange Marchignoli: «L'istanza di Azouz Marzouk è stata quasi tu!a accolta, tranne per quanto riguarda i testimoni.

Per noi è molto importante. Vuol dire che il giudice evita di risentire sempre le stesse persone, ma considera interessanti le testimonianze che potrebbero rivedere tu!o. Azouz vuole soltanto la verità, non ha calunniato nessuno e lo dimostreremo». E infatti nella sua istanza ha scritto che «le acquisizioni probatorie sono in grado di evidenziare le anomalie inerenti il procedimento e di dimostrare che Rosa e Olindo confessando si sono autocalunniati e dunque che i due hanno commesso una frode processuale, che gli è costata la condanna all#ergastolo». Insomma, come abbiamo già scritto molte volte, secondo Azouz Marzouk quelle confessioni non veritiere falsarono tu!o il processo. Ecco cosa hanno scritto i legali nella loro istanza: «La estrema gravità e decisività di questa autocalunnia ha anche impedito al giudicante di veri"care, con puntualità, le prove che hanno fa!o da corollario alla falsa confessione... sono svariati e decisivi i dubbi che in"ciano il quadro probatorio di riscontro delle confessioni ».