Il coraggioso cameriere che non ha servito una coppia dopo il loro insulto a un bambino diversamente abile: ecco l’episodio

Redazione

Il coraggio di dire no

È diventata virale la storia di un cameriere texano che, messo di fronte a un comportamento ritenuto deprecabile da parte di alcuni clienti, non ha esitato a respingere l’adagio “il cliente ha sempre ragione”. La sua vicenda ha suscitato milioni di applausi virtuali quando Michael Garcia si è rifiutato di servire una coppia a causa dei loro commenti offensivi rivolti a un bambino seduto al tavolo vicino. Evento accaduto nella braceria “Laurenzo’s Prime Rib” a Houston, nel Texas, e che ha risonato ben oltre i confini statunitensi.

Una serata diversa dalle altre

In una serata come tante altre, Kim Castillo, madre del piccolo Milo, bambino di dieci anni affetto da sindrome di Down, aveva preso posto per cenare con il figlio. Milo, pieno di vitalità quella sera, chiacchierava felicemente dei festeggiamenti del giorno precedente, il suo compleanno, e di alcune parole nuove appena apprese. Questo comportamento, tuttavia, ha scatenato l’intolleranza di una coppia seduta al tavolo adiacente che, di conseguenza, ha ritenuto di rivolgere commenti “sgradevoli e sprezzanti” al cameriere Garcia riguardo al pequeño.

Il rifiuto di Garcia: un no che ha fatto la storia

La frase pronunciata da uno dei due clienti che riassume lo squallore delle loro parole fu: “I bambini speciali dovrebbero andare a farsi gli speciali altrove.” Di fronte a un tale peso l’anziano cameriere Garcia, colpito dalla cattiveria delle parole pronunciate, decise di intervenire. La sua risposta a quella richiesta fu: “Non posso accontentarla, signore. È come non far entrare qualcuno nel ristorante a causa del colore della sua pelle.” Di fronte all’insistenza della coppia, che dichiarava di non sentirsi a proprio agio, Garcia rispose: “Se fate questi commenti, non siete più i benvenuti. Mi rifiuto di servirvi per oggi.” Quella fu l’ultima apparizione di quella coppia nel ristorante “Laurenzo’s Prime Rib”.

La reazione della madre e la risposta di Garcia

Dopo l’accaduto, Garcia ammise: “Forse non avrei dovuto dire tutto quello che ho detto. Poi ho pensato che non fosse la fine del mondo. Mentre se ne andavano gli ho chiesto commosso: ‘Come potete dire una cosa del genere a un piccolo angelo di 5 anni?’“. Il gesto di Garcia è stato etichettato da Kim Castillo, la madre del piccolo Milo, come “eroico” e ha dichiarato: “Ha rischiato il suo posto di lavoro, sono stata molto impressionata da come ha gestito la situazione“. Ha poi aggiunto: “Certo, mio figlio parlava ad alta voce, ma c’erano adulti al nostro tavolo ancora più rumorosi. Se avessero chiesto a noi, ci saremmo spostati senza alcun problema.”

Il potere del coraggio

La storia di Michael Garcia, il cameriere che ha detto no all’intolleranza, è un monito a tutti, nel mondo del lavoro e fuori, a far valere la dignità dell’essere umano, senza lasciarsi sopraffare dal pregiudizio. Un rifiuto come quello dato da Garcia al cliente può sembrare un piccolo gesto, ma ha un enorme potere: quello di far riflettere sull’importanza del rispetto per l’altro.