Stefano Bollani: chi è, età, moglie, figli, vita privata, biografia e premi

Il compositore e pianista conduce con successo su Rai Tre la striscia musicale “Via dei Matti numero 0” in coppia con la moglie Valentina Cenni. «Lei mi ha insegnato tante cose, da quelle pratiche a quelle più spirituali, e a prendermi cura di me». «Possiamo andare a vivere in un altro posto in qualsiasi momento, l’importante è che stiamo insieme». E lei aggiunge: «Tra di noi siamo molto amorevoli e facciamo un po’ come i gatti, sempre le fusa...».

Nella vita di Stefano Bollani ci sono due grandi amori: la musica, che è la sua vita, e la moglie Valentina, che è casa. Quando lo senti suonare al pianoforte pensi a un marziano sceso sulla terra: le sue note ti rapiscono. E invece il pianista è uno di noi: ama, si emoziona, non sa fare quasi niente in casa.

Valentina e Stefano ci aprono le porte della loro casa musicale sita in “Via dei Matti numero 0”, che è il titolo della striscia musicale di successo che conducono su Rai Tre.
Partiamo proprio da qui, da Via dei Matti numero 0.

Valentina, come è questa casa? «E una casa calda. C’è tanta luce. Assomiglia tantissimo a casa nostra, però in grande. Abbiamo portato tanti nostri libri, oggetti, stampe, dischi. Siamo circondati da persone care, grandi professionisti di cui ci fidiamo molto. C’è una serenità in questo studio speciale. Siamo tutti allegri»

Stefano, com’è la vostra casa vera? «È una casa con una bella luce. Ci sono due elementi che la definiscono bene: un pianoforte molto grande e un tavolo altrettanto grande. Lì si scrive, si legge, si suona e si canta... Ed è piena di oggetti, di piante, di pietre...». Lei e Valentina vi siete conosciuti grazie al musical Aggiungi un posto a tavola, che sa molto di casa. Ora c’è questa casa tv.

Cos’è per lei la casa? «Per anni sono andato in giro per alberghi, ma mi sono sempre trovato a casa dappertutto, perché mi ero abituato a considerare casa me medesimo. Adesso considero casa me e Valentina. Dove siamo insieme per me c’è una casa. Dopodiché la nostra casa qua è bellissima, ma non è fondamentale. Per me possiamo andare a vivere in un altro posto in qualsiasi momento, l’importante è che siamo insieme».

Valentina, concorda? «Sì, la casa siamo noi due. E Jobim, il nostro cagnolino». Chiuso in casa ha imparato molto da sua moglie: qual è la cosa più importante che le ha insegnato?
«Valentina ha un lato spirituale che io avevo completamente sopito prima di conoscerla, lei mi ha aiutato a trovare le chiavi per aprire un pochino il cuore. Ancora ci sono tante stanze da sistemare, però... È una questione molto profonda, di spiritualità.

Poi ci sono mille dettagli quotidiani, mi ha insegnato delle cose pratiche, su cui ho delle limitazioni dovute alle mie abitudini. E anche sul prendermi cura di me stesso». Quando ha parlato di “cose pratiche” non intendeva dunque cambiare una lampadina...

Valentina: «No, a quello non ci siamo ancora arrivati (ndr: ride). Però ha imparato a lavare bene i piatti, a fare la lavatrice, a sparecchiare la tavola, e di prima mattina porta il nostro cagnolino a fare una passeggiata. Dai, fatante cose. Devo ammettere che ci completiamo. Lui è il ragioniere della coppia, segue le cose burocratiche che per me sono davvero ostiche».

Insomma, Stefano, siete il braccio e la mente... «Questo è il ruolo che sembriamo avere, però è tutto molto più interscambiabile. Il maschile e il femminile nella nostra coppia si scambiano: apparentemente io sono la terra, il maschio, e lei il cielo e la femmina, poi ogni tanto per fortuna la cosa viene girata al contrario, siamo lo Yin e lo Yang che si muovono».
Che bella immagine, Valentina... «In effetti sì, tra di noi siamo sempre molto amorevoli, facciamo un po’ come i gatti, facciamo sempre le fusa tra di noi».