Elodie da Superbowl, la sua esibizione a Sanremo a stelle e striscie

Chi ha seguito l’ultimo Festival della canzone non può averla dimenticata. E ’ho detto anche in radio, suscitando lo stupore alcuni colleghi, ma ne sono così convinto che, a distanza di molte settimane, lo scrivo anche su queste pagine: la performance sanremese di Elodie è stata così elettrizzante che non avrebbe sfigurato nello spettacolare show del Superbowl americano. Se nello showbiz nostrano c’è una performer che, dal punto di vista dell’energia, della versatilità e (perché no?) della pura estetica, può essere immaginata in un contesto internazionale, per me è proprio lei. C’è chi ha obiettato che forse sono rimasto obnubilato dal suo fascino, ma stiamo parlando di musica e spettacolo, e ci può stare.

La storia di Elodie è paradigmatica, avendo tracciato un percorso che l’ha portata dalla borgata romana di Quartaccio al top delle classifiche nazionali. Elodie, figlia d’arte di padre italiano e madre francese, si trasferisce giovanissima in Puglia, dove si esibisce nelle discoteche prima come cubista e poi come vocalist.

Col senno di poi suona incredibile la sua precoce eliminazione nell’edizione 2009 di X Factor (cosa le mancava, amici giudici?), mentre per la grande rivincita bisogna aspettare del 2015, dove si piazza al secondo posto ottenendo il premio della critica. Forse non tutti sanno che il suo primo album Un’altra vita è stato riprodotto dalla collega e amica Emma Marrone.

Il successo piomba su di lei, immediato e fortissimo, e arriva anche il primo disco d’oro. Il sodalizio artistico con Emma prosegue,  tanto che Elodie apre molte date del tour della (al-fora) più titolata collega. La consacrazione si concretizza nella partecipazione a Sanremo 2017 con Tutta colpa mia, scritta anche da… ok, lo avete capito.

Da lì nuovo album, tante collaborazioni, cover di livello, dischi d’oro e di platino e, finalmente, anche un tour tutto suo. La svolta “dance” è quella che la proietta definitivamente nella ristretta cerchia dei supercampioni di vendita. Nero Ball, con Michele Bravi e Gue Pequeno, è il primo di una serie che non si interrompe più: doppio disco di platino e oltre 100.000 copie. Il percorso è tracciato, la sua voce, il suo volto e il suo fìsico sono perfetti per un sound allegro, ritmato e coinvolgente.

La successiva collaborazione è con The Kolors per Pensare male, poi la bomba dell’estate 2019 (nonché galeotta) Margarita, con Takagi e Ketra e Marracash, con cui da quel momento non si è più separata, formando la coppia più intrigante della musica italiana. Andromeda, la canzone per Sanremo 2020, diventa in pochissimo tempo la più suonata in radio e tra le più ballate, insieme all’altro suo singolo Guaranà.

Fiera e consapevole delle sue origini, sempre con i piedi per terra, simpatica, sveglia e autoironica, Elodie è cresciuta un passo alla volta, costruendo una grande carriera con passione, pazienza e perseveranza (oggi si direbbe resilienza). I suoi primi fallimenti sono un esempio per tutti giovani: mai fermarsi di fronte agli ostacoli, ai giudizi e ai pregiudizi degli altri. Elodie, il giorno che ti esibirai nella finale del Superbowl ricordati di me!

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