Mario Draghi: Chi è, età, moglie, figli e vita privata

Pregate per il presidente del Consiglio, nostro compaesano abituale che sta svolgendo il suo compito in un momento così difficile per l’Italia».

La voce del Cardinale Gualtiero Bassetti (presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Perugia) risuona per tutta la navata nel Duomo di Città della Pieve domenica pomeriggio, durante la messa vespertina. Seduti in fondo a sinistra, in mezzo agli altri fedeli, il capo del governo Mario Draghi con la moglie Maria Serenella Cappello e le due nipotine, le bambine di Federica, figlia maggiore della coppia che è giunta in paese qualche ora prima, ascoltano assorti, controllati a distanza dagli uomini della scorta.

Terminata la funzione, Draghi e la moglie, lui in giacca sportiva e maglioncino color cioccolato e lei in cappottino azzurro, escono dal Duomo tenendo per mano le ragazzine in felpa e jeans, per salire poi nella loro Bmw grigia.

Due nonni qualsiasi con le loro nipotine, se non fosse per l’auto con quattro uomini a bordo che li segue con discrezione, ma senza mai perderli di vista. Una famiglia normale che tutti conoscono qui a Città della Pieve e che, prima del nuovo incarico governativo, ha trascorso nella campagna umbra quasi tutto l’anno della pandemia. Nel grande casale sulla collina vicino al cimitero del paese, acquistato 10 anni fa e ristrutturato completamente annettendo il fienile diroccato, sono giunte per il weekend la figlia maggiore Federica (45 anni) e le bambine che abitano a Milano.

Non si sono visti invece l’altro figlio Giacomo (40 anni) e la moglie Valentina Orneli, sposati proprio qui a Città della Pieve nel 2011 alla presenza di vip e personaggi dello spettacolo come Luca Argentero e Myriam Catania. Giacomo e Valentina infatti vivono a Londra, dove lui, dopo aver lasciato Morgan Stanley, lavora al fondo hedge Lmr Partners. A casa Draghi la giornata festiva è cominciata presto, con la camminata sportiva del capo del governo (il quale ama anche il tennis e il golf) in maglietta, pantaloncini corti e bacchette da trekking, al fianco della figlia Federica in tuta.

La passeggiata veloce nel sentiero boschivo vicino al paese, durata stavolta non più di un’ora, è comunque un’abitudine consolidata dell’ex presidente della Banca centrale europea, il quale ama da sempre allenarsi per le mezze maratone e spesso, da ragazzo, si è cimentato nella Roma-Ostia con ottimi risultati. Camminare a lungo ritiene che serva non solo a temprare il fisico dal punto di vista muscolare, ma che gli consenta di riflettere, facendo contemporaneamente attività fisica.

Per una persona veloce e pratica come il premier, che necessita di liberare la mente, è quindi un vero toccasana. Mentre padre e figlia fanno sport all’aria aperta, nonna Serenella, accompagnata dalle due bimbe, ha invece trascorso in paese tutta la mattina, tra la spesa alla Conad per il pranzo di famiglia e un giro veloce dei negozi, dove tutti la conoscono ormai. T- shirt, pantaloni sportivi e borsa di cuoio scuro il suo look da weekend in campagna, perfetto per sbrigare le numerose commissioni, compreso un salto in tintoria a ritirare le camicie del marito, che il giorno dopo deve tornare a Palazzo Chigi.

Anche se questo casale in Umbria non è la sola dimora a disposizione del presidente del Consiglio (la sua famiglia possiede infatti una villetta ad Anzio, una casa a Padova e un terzo di una villa con 13 stanze e parco a Stra in Veneto, oltre all’appartamento dei Parioli dove i Draghi vivono quando sono a Roma), è però la più amata e sfruttata dalla famiglia per la comodità nei weekend, data la sua posizione strategica.

La distanza da Roma è infatti di circa un’ora e mezza e consente al nostro primo ministro di fare il pendolare e arrivare puntualmente alle riunioni romane con il suo staff e i ministri competenti. Così è accaduto a volte per il Consiglio dei ministri del lunedì nell’ultimo mese, dove pur arrivando dall’Umbria è giunto sempre in anticipo grazie anche a uno dei suoi proverbiali escamotage: spostare sempre le lancette del suo orologio dieci minuti avanti. Draghi infatti non sopporta le perdite di tempo ed è solito arrivare prima di tutti i ministri e collaboratori, informatissimo e preparato su tutto.

L’uomo del “Whatever it takes” (Tutto quanto è necessario) è capace di ascoltare tutti, per poi parlare pochissimo, emettere giudizi senza tentennamenti e prendere decisioni veloci. L’uomo d’acciaio, raccontano però all’interno del Consiglio dei ministri, è anche capace di spezzare la tensione con una battuta inaspettata o di sottolineare certi argomenti in modo ironico, quando questo sia possibile e opportuno, ovviamente, nella maniera tipica dei grandi leader di origine romana. In un momento simile, in cui il mandato principale è uscire al più presto possibile dalla pandemia e guidare il Paese verso la rinascita economica, il sangue freddo e la determinazione del premier restano fondamentali, ma nello stesso tempo conta anche la sua capacità di sentire il polso della situazione, restando vicino ai cittadini.

Come un italiano qualsiasi in mezzo alla sua gente. Draghi infatti fa questo con molta naturalezza nelle sue giornate a Città della Pieve, durante le quali trascorre molto tempo in paese, anche senza scorta, nel bar della piazza, dove prende il caffè e scambia qualche parola con tutti, in macelleria, all’edicola dove acquista i giornali o in chiesa. Si intrattiene spesso con lui proprio don Aldo Gattobigio, il parroco ora in pensione che ha sposato suo figlio Giacomo in Duomo con Valentina, anni fa,un uomo saggio che sottolinea la fermezza di Draghi anche nei momenti più difficili, o il sindaco del paese, Fausto Risini, che lo considera ormai un cittadino di Città della Pieve a tutti gli effetti e si onora di ospitarlo nel suo Comune da tanto tempo. «Mario Draghi? È uno di noi», sottolinea convinto e chissà se gli abitanti del quartiere Parioli di Roma, dove si trova il suo attico, potrebbero dire la stessa cosa...