Tommaso Zorzi, ecco come passa la sua giornata

Si capisce immediatamente che è “casa Zorzi” fin da quando, insieme con il fotografo, ci ritroviamo sotto l’abitazione del vincitore del Gf Vip: c’è sempre un gruppo di ragazze – giovani e non – che lo aspettano ore e ore per una foto o una dedica ricordo.

Ma solo “Chi” entra in casa di Tommaso Zorzi, oggi opinionista dell’Isola dei famosi e conduttore de Il punto Zeta su Mediaset Play (tutti i mercoledì in prima serata). A guidarci nella vita di Tommy è Cecilia: non una semplice tata, ma un’amica, una confidente, una spalla, per Tommaso, su cui piangere o sorridere.

«Falso! Da quando è andata in televisione si è  montata la testa. Tra poco sarò io che dovrò chiedere a lei se posso lavorare in casa sua, sempre se non la disturbo nelle sue attività social, perché si sente anche influencer», ci corregge Zorzi... ma sorride. Cecilia è apparsa in collegamento al GfVip proprio per sostenere Tommaso. Ed è lei che coccola il ragazzo da quando aveva tre anni. «Tommaso mi ha sconvolto la vita.

Io sono arrivata in Italia dal Perù: era il 1994, cercavo lavoro, cercavo fortuna. Poi ho incontrato la signora Armanda (madre di Tommy, ndr) ed è scattata subito la fiducia. Lei aveva due figli piccoli: Tommaso, appunto, e Gaia, che aveva tre mesi. E oggi siamo ancora qui», dice Cecilia. «Amore, mi prepari un caffè amaro? E dopo una spremuta d’arancia?», chiede Zorzi dall’alto del suo soppalco. E Cecilia risponde con voce quasi sexy: «Ok, amore, subito... te lo porto a letto». Le loro conversazioni sono sempre in toni simpatici, mai arroganti. «Secondo me dopo il programma Tommy avrebbe bisogno di una lunghissima vacanza.

Pensandoci bene, tra lockdown, Grande fratello e nuovi impegni di lavoro immediati, non si è mai fermato. Ma è giovane: questo è il suo sogno e io tifo per lui. Le sue giornate oggi sono cambiate: sveglia, colazione, scelta del look e una pausa per la scelta scarpe. Tra l’altro in casa sua ne vedete solo una parte: il resto è a casa della madre. Fa riunioni  a casa e quando posso cucino io: tortino di verdure e di carne sono i suoi piatti preferiti, altrimenti mangerebbe solo piadine ordinate con Deliveroo. Io me la prendo quando non mangia bene: a volte esce all’ora di pranzo e poi lo rivedo solo il giorno dopo.

Prima invece era più stabile in casa». Prima... com’era Tommaso prima del GfVip? «Si faceva le sue “stories” in casa, cenava con gli amici, ma stava bene anche da solo, passeggiava con Gilda al parco per ore; adesso corre, corre e corre. Ma va bene così. Io tifo per la sua felicità. Però mi mancano le piccole cose da fare insieme, come guardare un film». La settimana di Zorzi oggi è un turbinio di appuntamenti: «Il lunedì registra il day time per Italia 1 (quello in onda alle 18 e 10, ndr), poi si prepara per la puntata.

Il martedì mattina, dopo aver dormito tre ore, prende l’aereo e vola a Roma per il Maurizio Costanzo Show, che adora. Poi si ferma nella Capitale per altri appuntamenti. Il mercoledì torna e conduce il suo programma Il punto Zeta e quando arriva a casa, invece di riposarsi, risponde ai ragazzi che lo seguono sui social, perché sente di averli trascurati: per lui sono come un’altra famiglia. Io intanto gli preparo da mangiare, il cambio per il giorno dopo, sistemo il bagno prima che si faccia la doccia. Poi, finalmente, crolla.

Il giovedì lo aspetta ancora l’Isola poi il venerdì ha il day time (appuntamento fisso, ndr). Insomma... un bel casino! Però lui è felice e sua madre... idem! E io sono la sua prima fan», dice Cecilia. «Lei racconta solo la parte bella... in realtà la licenzio un giorno sì e l’altro pure. Poi piange come se fosse in una soap opera sudamericana; io la guardo, lei mi guarda e scoppiamo a ridere. Ma resta sempre una grandissima falsa!», dice Tommaso lanciandole uno sguardo complice. «In questo periodo movimentato ogni tanto mi sveglio e mi rendo conto che Cecilia non c’è. Così la chiamo al cellulare e le dico: “Ma dove sei?”. E lei mi risponde: “Da tua madre, Tommaso: dove dovrei essere?”.

E io impazzisco perché la vorrei sempre qui», svela Zorzi. Interviene Cecilia: «A volte mi dice: “Vieni alle 15”. Poi alle 9 del mattino squilla il telefono e mi dice con tono incredulo: “Amore, ma perché non sei qui?”. E io: “Ma se mi hai detto di venire nel pomeriggio!” Ormai sono abituata...». E Zorzi da piccolo, com’era? «Un professorino! Mi licenziava davvero tutti i giorni, mi correggeva i verbi e le parole sbagliate: ma mi donava tanto affetto. Amava che gli preparassi la vasca dove si faceva il bagno per ore. Da piccolo, poi, soffriva d’asma e non voleva fare l’aerosol: per convincerlo gli raccontavo delle storie, solo che il giorno dopo voleva riascoltarle e, se per caso sbagliavo una virgola nel racconto, lui mi diceva “Allora sei falsa, perché ieri hai detto un’altra cosa”.

Si ricordava tutti i passaggi, tutti i personaggi... a volte inserivo anche lui e Gaia nelle storie. Lui memorizzava tutto. E non iniziava l’aerosol finché non trovavamo un accordo su qual era il racconto giusto. Per fortuna poi sono arrivati i dvd: lui s’incantava davanti al mondo Disney», ricorda Cecilia. «Fin da piccolo aveva una sensibilità diversa dagli altri bambini, un cervello più veloce. Era bello, bellissimo, come lo è oggi. Poi è volato a Londra e ci siamo persi di vista per anni. Io non ho mai smesso di pensare al mio bimbo, che oggi è un uomo. Pensi che quando è tornato da Londra – purtroppo perché la nonna era in ospedale – non mi ha riconosciuto. Quando era partito pesavo 105 chili, quando è tornato la metà. Infatti mi vede e dice: “Salve, signora”.

Poi mi riguarda meglio ed esclama: “Ma sei una f... da paura!”. Si gira verso la mamma e: “Da ora la Ceci la prendo io”». Stare dietro a Zorzi oggi è impossibile. Orari, impegni, nuovi progetti: Tommaso è un treno in corsa. Ma Cecilia c’è sempre. Come Gilda. «Durante lo scorso lockdown Tommaso ha festeggiato il compleanno da solo. Io non ho resistito: sapevo che non aveva il tostapane, così sono corsa da lui e dietro la porta gliene ho lasciato uno in regalo. Ancora ricordo la sua telefonata: sono queste le piccole cose che ci fanno sentire grandi. Poi l’ho visto sui social che piangeva, ma di felicità: proprio come piango io ogni volta che lo vedo in televisione, sperando che il suo sogno possa continuare a lungo. Ma adesso vado a fare caffè e spremuta, altrimenti chi lo sente?».