Vittoria di Savoia la figlia di Emanuele Filiberto, lancia un appello a Macron

Anche in Francia si sono accese proteste e polemiche sulla didattica a distanza o in presenza, sull'opportunità che gli studenti affrontino, dopo le lezioni, anche gli esami da casa propria davanti a un computer oppure se sia meglio il ritorno in aula.

Ora il dibattito, al di là delle Alpi, registra la discesa in campo addirittura di una principessa: Vittoria Cristina Chiara Adelaide Maria di Savoia, figlia del principe Emanuele Filiberto e dell’attrice francese Clotilde Courau, nominata appunto nel 2020, a 16 anni, erede - perlomeno sulla carta - al trono d’Italia grazie a un decreto firmato dall’attuale capo della casa reale, Vittorio Emanuele, che ha cancellato la legge secolare secondo cui la successione doveva avvenire soltanto in linea maschile. «Il migliore regalo che potessero farmi», commentò allora la ragazza.

Già in quell’occasione Vittoria ha dimostrato di che pasta è fatta. Quando le chiesero se ritenesse gli italiani pronti ad accoglierla come regina, lei rispose di avere sentito che «l’Italia non è davvero progressista, ma imparerà». Una giovane che sembra proprio non avere timore di prendere una posizione fuori dagli schemi sui suoi (improbabili) futuri impegni.

E adesso dunque Vittoria ha affrontato la questione della scuola a distanza o in presenza da pari a pari con Emmanuel Macron, il presidente francese. Il 23 marzo la figlia di Emanuele Filiberto, rispondendo alla chiamata del movimento “Bac2021égalitaire”, era scesa in piazza a Parigi per manifestare contro la decisione del ministro dell’Istruzione francese Jean-Michel Blanquer di permettere agli studenti delle scuole pubbliche e paritarie di sostenere a fine anno il Bac, ovvero l’esame di maturità, parte in presenza e parte da remoto, mentre gli allievi delle scuole non paritarie, come l’Ecole Diagonale, frequentata da Vittoria, dovranno affrontarla totalmente in presenza.

La protesta, rimasta all’inizio solo sui social e solo dopo passata alle piazze, non ha però sortito reazioni da parte della politica. Così Vittoria, che studia a Parigi, ha scelto di rivolgersi direttamente a Macron. Lo ha fatto postando su Instagram un video appello in cui denuncia al capo dello Stato che «quella misura danneggia ingiustificatamente gli studenti e mina il principio di uguaglianza». Dall’Eliseo, la residenza ufficiale dei presidenti della Francia, al momento non è arrivata alcuna risposta. Eppure il primo discorso ufficiale da pasionaria non è certo passato inosservato: è stato visualizzato quasi 300 mila volte. Le immagini mostrano una giovane donna perfettamente a suo agio nel ruolo di difensore dei diritti del

le scuole private francesi. Un filo di trucco, i biondi e lunghi capelli sciolti sulle spalle, una camicetta bianca semplice ed elegante: la mise perfetta di una principessa. Si dice sia merito dei consigli che le ha dato la mamma attrice e dell’aiuto nell’impostazione della voce in modalità “discorso regale” ricevuto dal papà.

L’appello al presidente Macron segna un gran cambio di passo per Vittoria, che da semplice influencer che sfoggiava look di tendenza, come finora si è mostrata, si è trasformata in protagonista sulla ribalta pubblica affrontando temi più politici e sociali.

Una crescita, probabilmente, spinta dalla consapevolezza di essere la prima donna in mille anni (casa Savoia è una tra le più antiche e importanti dinastie d’Europa, la sua origine viene fatta risalire alla fine del X secolo) ad avere ricevuto l’investitura di guida futura della famiglia reale. Su un trono, va detto, che non esiste più da 75 anni. Ma questo è un dettaglio, per la barricadiera Vittoria.