Flora Canto e Enrico Brignano, aspettando le nozze fanno coppia fissa in TV

 Sono passati solo sei mesi da quando sono diventata mamma per la seconda volta. E sono felice di avere già l’occasione, dopo così poco tempo, di rimettermi in gioco e di tornare in TV con un programma tutto mio, nato da una mia idea: Fatto da mamma e da papà.

Conciliare tutto è faticoso, però ne vale la pena, perché è un grande soddisfazione». Così mi dice  Flora Canto, che I da sabato 15 gennaio vediamo su Raidue al timone di Fatto da mamma e da papà. «È una versione “rinnovata” della trasmissione che avevo condotto la scorsa estate, Fatto da mamma», continua la Canto. «Per me quella era stata una scommessa, era stata la mia prima, vera, prova da conduttrice. Perciò il fatto di essere stata riconfermata mi riempie il cuore di gioia. E di orgoglio».

La formula del programma cambierà?

«No, rimarrà la stessa. In trasmissione ospiterò alcuni personaggi famosi, due per puntata, che ci prepareranno la ricetta preferita del figlio o dei suoi figli. E, mentre saranno ai fornelli, queste stelle ci parleranno della loro vita da genitori, delle gioie che regala ma anche dei problemi che ognuno, inevitabilmente, deve affrontare. La novità è che non ci saranno soltanto delle mamme, come nella passata edizione, ma pure dei papà».

Come mai questa scelta?

«Perché basta guardarsi in tomo per capire che, ormai, sono tantissimi i padri che non solo sono degli ottimi cuochi, ma spesso si occupano dei propri figli a tempo pieno o quasi: magari perché sono dei papà separati o perché hanno delle mogli che lavorano più di loro.

Perciò mi piaceva l’idea di dare voce, anche in TV, a questa realtà. Ho scelto di ospitare papà diversi per età, mestieri, stili di vita: da Stefano De Martino a Emis Killa, a Massimo Ciavarro. E ci sarà anche un papà che, per me, è decisamente speciale. E non potrebbe essere altrimenti».

Di chi parla?

«Di Enrico Brignano, il mio compagno e padre dei miei due figli: Martina, che ha quattro anni e mezzo, e Nicolò, che è nato a luglio. Anche lui sarà ospite del mio i programma, preparerà la  pizza, che è la sua specialità, e parlerà della sua vita  da genitore».

Enrico è un bravo papà? «Sì, senza alcun dubbio. Mi aiuta molto soprattutto con Martina, la nostra primogenita, perché Nicolò è molto piccolo e, anche se non lo allatto, dipende ancora da me».

Come fa a dividersi fra TV e casa?

«Abbiamo una tata che g ci dà una mano, soprattutto quando sia io sia Enrico siamo impegnati: in questo periodo, a causa della pandemia, evitiamo di portare i bambini con noi al lavoro, preferiamo che restino a casa. Per il resto, dedico ai miei figli tutto il mio tempo libero.

È impegnativo, Nicolò dorme a stento cinque ore per notte, ho le occhiaie perenni. E quando non devo badare a lui cerco di stare il più possibile con Martina, di fare delle cose noi due da sole, per evitare che si senta trascurata o che sia gelosa del fratellino. Il risultato è che sono sempre stanca, non ho un minuto per me stessa, ma va bene così: ho scelto io di tornare subito a lavorare e lo ritengo un enorme privilegio, perché non tutte le neomamme hanno questa opportunità».

A proposito di lavoro: ormai lei ed Enrico siete TV. Lei è anche ospite fissa del suo programma “Un’ora sola vi vorrei”... «È vero, ci piace lavorare insieme. Perché ormai, dopo tanti anni, ci capiamo con uno sguardo, abbiamo una intesa pazzesca, tanto che a volte non seguiamo nemmeno il copione e improvvisiamo. E poi insieme ci divertiamo molto, ridiamo tanto: è così nella vita ed è così anche in TV e sul palco. Certo, ci sono anche degli svantaggi».

Per esempio?
«Il principale è che quando litighiamo a casa, e capita spesso perché abbiamo due caratteri forti, finiamo per portare i nostri malumori sul lavoro. Perché io non riesco a fare finta di niente, non riesco a nascondere nulla: quando tra noi c’è qualcosa che non va si capisce subito, se ne accorgono tutti e bisogna aspettare che passi la tempesta. Per fortuna, passa sempre».