Kate Middleton chiede a William un altro figlio

Non saranno i prossimi sovrani del Regno Unito, come ha messo nero su bianco il definitivo pronunciamento vergato da Elisabetta II, che ha, di fatto, blindato Carlo e Camilla nel ruolo di suoi successori. Tuttavia è innegabile che siano William e Kate le punte di diamante della macchina reale oggi lanciata nella celebrazione urbi et orbi di queste mitologiche sette decadi di trono della regina.

Soprattutto i duchi di Cambridge, vuoi per ragioni anagrafiche vuoi per motivi di presa mediatica sui popoli del Commonwealth, hanno ormai raccolto l’onore e l’onere di rappresentarla oltreoceano. Così è stato anche in occasione dell’ultimo tour nei territori caraibici, dove la coppia si è recata in visita dopo due anni di fermo causa pandemia. William e Kate sono partiti da Londra con un carico non indifferente di responsabilità e atterrati, il 19 marzo, in Belize, prima tappa di un viaggio diplomatico di grande impatto, in un anno delicato per gli equilibri monarchici.

La visita ha coinvolto anche Giamaica e Bahamas, suggestive mete nel Mar dei Caraibi e reami del Commonwealth in cui la sovrana è capo di Stato. Come per ogni viaggio ufficiale, anche stavolta gli spostamenti dei Cambridge sono stati pianificati nei dettagli per mesi.

E, anche se il suadente richiamo del mare può indurre in tentazione, William e Kate sono rimasti focalizzati sul ruolo di ambasciatori della corona, prestando la giusta attenzione a ogni comunità che popola questa porzione dell’ex impero britannico baciata dal sole centroamericano. Così abbiamo visto la coppia scalare rovine Maya, scoprire piantagioni di cacao, esplorare ecosistemi marini e, non ultimo, apprezzare il lavoro delle associazioni locali.

Con il ritiro progressivo dalla scena pubblica della regina, infatti, tanto i Cambridge quanto il principe Carlo e la consorte Camilla sono diventati volto e voce di un’istituzione, la monarchia, che deve arrivare ovunque per sopravvivere, soprattutto in quei luoghi dove l’autorità sovrana non pesa più come un tempo. La dichiarazione d’indipendenza di Barbados, che nel 2021 è diventata una repubblica pur restando membro nel Commonwealth, ha mandato ai reali un messaggio chiaro sulla necessità di prestare ancora più attenzione ai temi sociali e alle discriminazioni, anche economiche, vissute dalle frange più povere di queste popolazioni.

Un campanello d’allarme è risuonato nella protesta del villaggio di Indian Creek, in Belize (che ha costretto i Cambridge a un repentino cambio di programma nel primo giorno di tour), e nella manifestazione anti schiavismo che si è svolta a Kingston, capitale Giamaica.

Non sono invero mancati tanti e spontanei gesti di affetto nei confronti di William e Kate. Genuini e affiatati, il duca e la sua sposa sono apparsi a loro agio in ogni situazione: li abbiamo visti danzare, immergersi nelle atmosfere carnevalesche del Festival di Garifuna in Belize come nella parata Junkanoo alle Bahamas. Sempre col sorriso sul volto, mai hanno mostrato una smorfia di noia o stanchezza.

Non sono mancati i momenti di relax nelle sere libere da cene di gala. Pur mantenendo segrete le strutture dove hanno alloggiato, è noto che i Cambridge abbiano scelto alcuni dei resort più romantici della zona.

Perché, e saremmo ciechi se non lo vedessimo questo viaggio è stata un’occasione unica per i duchi di godersi una certa vacanza, seppur votata alla causa reale. Una sorta di seconda luna di miele, ancor più necessaria dopo il carico di responsabilità pubbliche – e i patemi privati: non dimentichiamo che lo stesso William è stato contagiato nella prima ondata – che la coppia ha sopportato durante le fasi più drammatiche della pandemia.

Oggi, in questo clima caraibico, l’euforia stampata sul viso della duchessa racconta una fortissima intesa se non ritrovata certo riscoperta dalla coppia. Più di un osservatore ritiene che questa settimana trascorsa dall’altra parte del mondo, senza figli al seguito, sia stata per i duchi di Cambridge un’ottima occasione per allargare la famiglia. E non sarebbe la prima volta che un lieto evento di casa Cambridge ha origine fuori dall’isola britannica.

Nei giorni del concepimento di Charlotte, siamo ad agosto 2014, la coppia si trovava in Belgio per il centenario della Prima guerra mondiale. Mentre nella decade più plausibile per il futuro arrivo di Louis, tra il 17 e il 31 luglio 2017 (il bimbo è poi nato il 23 aprile 2018), William e Kate erano impegnati in un tour europeo tra Polonia, Germania e, di nuovo, Belgio. Insomma, pare che attraversare la Manica sia è un portafortuna efficace per rinfoltire le fila della stirpe Windsor.

Ma non si tratta solo di circostanze favorevoli: un bimbo è frutto di un desiderio che si realizza. Sappiamo quanto, per Kate, conti il modello elisabettiano: la sovrana ha avuto quattro figli – Edoardo è nato nel 1964, quando sua madre aveva 38 anni – ed è normale che colei che si candida a incarnare lo stesso afflato matriarcale punti al medesimo risultato. Ma al di là delle “tradizioni” dinastiche, in Kate vive proprio una propensione alla maternità.

Lo ha detto lei stessa, ancora una volta durante due riuscitissime e recenti visite ufficiali di cui è stata protagonista, in Galles e in Danimarca. «Quando mi imbatto in un bimbo, specialmente se sotto l’anno di età, William è preoccupatissimo che gli chieda di fare il quarto figlio», ha detto scherzando. E anche in questa occasione caraibica gli incontri ravvicinati con irresistibili infanti non sono mancati.

Kate ha effettivamente perso la testa di fronte agli occhioni azzurri di una creatura di sei mesi e davanti a una dolce damina caraibica vestita con colori sgargianti e solari.Ma a cosa è dovuta la preoccupazione di William? Fondamentalmente all’iperemesi gravidica di cui soffre Kate, che le ha sempre comportato fortissime nausee gestatorie. E poi c’è di mezzo il quarantesimo compleanno appena festeggiato dalla duchessa che però, per i tempi attuali, non costituisce un insormontabile scoglio anagrafico alla possibilità di diventare mamma per la quarta volta. Scrutando nel profondo gli sguardi che si sono scambiati marito e moglie in queste giornate, ci pare proprio che le riserve di William siano state superate. E la promessa di allargare la famiglia potrebbe già essere una nuova, quarta avventura in divenire.