Morta a 20 anni Nazifa Noor Ahmad: era stata premiata da Mattarella per il suo impegno nel volontariato

È morta a 20 anni Nazifa Noor Ahmad, che nel 2018 era stata premiata dal presidente Mattarella per il suo impegno nel volontariato. Si è spenta all’ospedale di Padova dopo un trapianto di polmoni. Nel 2008 era arrivata dall’Afghanistan per essere curata.

È lutto a Bagnacavallo, comune della provincia di Ravenna, per la morte prematura di Nazifa Noor Ahmad. La ragazza, 20 anni, era stata premiata nel 2018 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo impegno nel volontariato. Di origine afghana, arrivata in Italia nel 2008 da Herat grazie al contingente militare italiano e della Protezione civile per curarsi da una grave malattia, la ragazza è deceduta nei giorni scorsi affetta da una grave forma di linfoma all'ospedale di Padova dopo un trapianto ai polmoni. È stata in cura negli ultimi 10 anni dapprima presso il reparto di onco-ematologia pediatrica dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna e in seguito sottoposta a terapie.

Il viaggio da Herat era stato il suo viaggio della speranza per potersi curare. Grande il cordoglio nella città romagnola. "Si tratta di una notizia tristissima. Sapevamo che la situazione era delicata ma la notizia ci ha spiazzato e addolorato tutti – è stato il messaggio condiviso su Facebook dalla sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni -. Nazifa era una ragazza molto intelligente e sensibile, una bravissima cittadina e studentessa, da tempo perfettamente inserita nella comunità, era una di noi. La sua breve vita è stata segnata da tanto dolore ma anche da momenti straordinari come l’attestato d’onore di Alfiere della Repubblica conferitole nel 2018 dal presidente Mattarella per il suo impegno nel volontariato. Anche il nostro Consiglio comunale le aveva tributato un omaggio ufficiale. A Roberto Faccani e alla sua famiglia esprimiamo le più sentite condoglianze e grande vicinanza".

Quando è arrivata in Italia nel 2008, Nazifa è stata accolta nella famiglia di Roberto Faccani allora responsabile della Protezione civile della Bassa Romagna, che, come riporta la stampa locale, aveva raccontato che era stato proprio il padre della ragazza a rivolgersi a lui chiedendo un aiuto per poterla salvare e "Nazifa, per ricambiare, ha sempre cercato di dare una mano a chi aveva bisogno". Quando nel 2018 ha ricevuto l'attestato d'onore di Alfiere della Repubblica dal presidente Mattarella per il suo impegno nel volontariato, lei si era stupita: "Un onore, mi ha sorpreso, credevo fosse normale aiutare le altre persone quando queste persone ti hanno sempre aiutato. Penso che tutti, nel nostro piccolo, dovremmo aiutare gli altri", aveva commentato.