Iniziato a fumare all'età di 8 anni, oggigiorno mi rammarico profondamente per questa decisione

Il pesante fardello del fumo: la storia di Katy Brown

La lotta contro le ripercussioni del fumo risuona inaspettatamente in Katy Brown, come racconta in una recente intervista rilasciata al quotidiano britannico 'Metro'. La sua storia di condivisione del vizio del fumo è un'interessante alternanza di riserve e rimpianti. La mamma di Katy, tragicamente scomparsa a 84 anni nel marzo del 2021, era affetta da una debilitante malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD, Chronic Obstructive Pulmonary Disease).

Tradotto per essere comprensibile a chiunque, la COPD è una condizione polmonare che racchiude diverse patologie come l'emfisema e la bronchite cronica, condizioni che alterano significativamente la normale funzione respiratoria. Frequenti sintomi di questa patologia comprendono una tosse persistente, eccessiva produzione di muco e estrema affaticamento.

Secondo il Servizio Sanitario Britannico, i fumatori o ex-fumatori rappresentano il 90% dei casi di COPD. "La mia madre ha fumato per tutta la sua vita e non riusciva a smettere, anche quando i suoi polmoni erano evidentermente sofferenti", rileva Katy. Nonostante le avversità, però, Katy ricorda sua madre come una donna vivace, intrisa di desiderio vitale e lavorativa fino a 78 anni. "Negli ultimi due anni di vita, tuttavia, la sua energia era sfumata." Aggiunge Katy, illustrando come, poco prima della morte di sua madre, sia stata diagnosticata con la stessa malattia.

Conseguenze della dipendenza: Penne del passato e speranza per il futuro

"Ero un'infermiera, e ho dovuto abbandonare il mio lavoro, - dice Katy - ero sempre stremata e la mia salute stava deperendo. Dopo diversi controlli medicali, mi hanno diagnosticato la stessa malattia di mia madre: la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva.

"Ho fumato la mia prima sigaretta a 8 anni. Sapevo dei rischi associati al fumo, ma non immaginavo che potessi contrarre una malattia così grave. Rivela Katy, specificando come, dopo numerosi tentativi infruttuosi e periodi di astensione anche di 3 anni, sia riuscita definitivamente a smettere nel 2018 grazie all'uso di alcuni farmaci.

Attualmente in pensione, Katy aspira a viaggiare, con l'India e gli Stati Uniti in cima alla sua lista. Tuttavia, la sua malattia rende difficoltosa la gestione di alcune attività quotidiane. Nonostante ciò, la pronta diagnosi ha consentito a Katy di convivere con la sua condizione nonostante sia ritenuta impossibile da curare definitivamente. Katy afferma di aver trovato il "giusto sostegno", e attualmente si impegna in allenamenti fisici per attenuare il danno polmonare già presente.

Un messaggio per le future generazioni

"Concordo con la decisione del governo Britannico di bandire del tutto il fumo. Il tabagismo è una dipendenza terribile e fino a qualche anno fa, ero una persona piena di energia e di entusiasmo. Oggi, quasi ogni giorno, mi concedo un riposo pomeridiano". Conclude Katy, invitando chiunque legga il suo racconto a non iniziare mai a fumare.