A 15 anni perde la vita per overdose a Verona, l’amica brasiliana: “Per settimane in giro, la madre non si interessava”
La tragica morte di una ragazza di 15 anni, trovata priva di vita per overdose in un appartamento a San Bonifacio, in provincia di Verona, ha sollevato un acceso dibattito e accuse reciproche tra le persone coinvolte. La madre della giovane ha accusato una donna di origini brasiliane di aver influenzato negativamente la vita della figlia, portandola verso una strada pericolosa caratterizzata da droga e sospetta prostituzione minorile. In risposta a queste accuse, la donna ha difeso la propria posizione durante un’intervista nella trasmissione televisiva “Storie Italiane” su Rai1.
La donna ha dichiarato: “Non è mai successo che facessi prostituire ragazze, c’è tutta un’investigazione sotto della polizia. Io non sono una prostituta e neanche la 15enne lo era.” Ha poi aggiunto che, quando ha conosciuto la ragazza, quest’ultima già conduceva una vita indipendente, affermando: “La conoscevo da un anno e mezzo, veniva in macchina con me, al mare, con il consenso di sua mamma.” La brasiliana ha anche attaccato la madre della ragazza, sostenendo che “trascorreva settimane fuori e sua mamma se ne fregava.” Ha rivelato di aver ricevuto minacce da parte della madre della 15enne, e ha affermato: “Non so se la mamma mi abbia denunciato, ma mi minacciava di qua e di là, ho i messaggi e mi ha pure picchiata in stazione.”
La donna ha ulteriormente chiarito che la giovane non le aveva rivelato la sua vera età, il che ha portato a un litigio tra loro. “Io e lei abbiamo litigato perché mi aveva detto una bugia: io credevo che lei fosse maggiorenne,” ha spiegato. Nonostante le accuse, la brasiliana non risulta attualmente indagata nell’inchiesta condotta dalla Procura.
Le indagini sulla morte della 15enne hanno già portato all’apertura di un fascicolo che vede coinvolti tre uomini. Le ricerche hanno rivelato un ambiente degradato, caratterizzato da attività illecite come l’uso di sostanze stupefacenti e favori sessuali, con particolare riferimento a case abbandonate, simile a quella in cui è stata rinvenuta la giovane.
Un’amica della ragazza, coetanea, ha dichiarato a L’Arena di conoscere dettagli relativi ai fornitori di droga della 15enne. “So chi le dava la droga, so con chi andava. C’era lui e c’era un italiano. Ed è stato questo a dirmi che quel giorno l’avevano drogata. Io l’ho detto a quelli che fanno le indagini,” ha affermato. La giovane ha espresso dubbi sull’operato di uno degli arrestati, affermando: “Speriamo che spieghi le cose. Io non credo che lui l’abbia drogata. Credo però che le abbia dato la cocaina, che potesse essere con lei e che si sia spaventato e sia scappato via invece di chiamare l’ambulanza.”