Una bambina e una donna trovate morte a Villa Pamphilj: indagini in corso sull’identità e il presunto omicidio
Una neonata di pochi mesi, probabilmente nata a La Valletta, è stata trovata senza vita accanto al corpo della madre a Villa Pamphilj. La polizia indaga su un possibile caso di omicidio.
Era nata a Malta da pochi mesi ed è deceduta all’inizio di giugno, probabilmente a causa di strangolamento. Questa è la tragica vicenda della piccola, identificata come Andromeda, il cui corpo è stato rinvenuto accanto a quello della madre nei pressi di Villa Pamphilj, a Roma. Secondo quanto dichiarato da un uomo che si è presentato come il padre della bambina e che potrebbe essere coinvolto nel delitto, la neonata si chiamava Andromeda.
I genitori della bambina avevano vissuto per un breve periodo a Malta, ma negli ospedali locali non risultano registrazioni riguardanti la nascita della piccola o eventuali ricoveri della madre. Non si esclude che la bambina possa essere nata in casa. L’identità della donna trovata morta rimane ancora sconosciuta.
La madre della piccola Andromeda, una donna di ventinove anni, è stata rinvenuta senza vita all’interno di un sacco nero della spazzatura. Alta 164 centimetri, con capelli biondi e occhi chiari, presentava tratti somatici che richiamano l’Europa dell’Est. Sul corpo sono stati individuati diversi tatuaggi, tra cui uno raffigurante uno scheletro che pratica surf. La donna era conosciuta con il nome di Stella e, secondo un amico della coppia interrogato dagli inquirenti, lavorava nel settore informatico o come hacker. Si ritiene inoltre che parlasse russo, motivo per cui l’ambasciata russa sta collaborando alle indagini per arrivare alla sua identificazione.
Nel frattempo, le autorità stanno cercando di fare luce sull’identità dell’uomo arrestato in Grecia, che si è dichiarato padre della bambina. L’individuo era conosciuto con il nome di Rexal Ford durante il suo periodo a Malta e in Italia, ma dai registri anagrafici risulta invece registrato come Francis Kaufmann. Per chiarire ulteriormente la sua identità, gli investigatori italiani hanno richiesto il supporto degli agenti dell’FBI presenti presso l’ambasciata statunitense.
Secondo quanto emerso, i documenti in possesso dell’uomo, ottenuti sei anni fa tramite autocertificazione, riportavano un’identità fittizia. Gli investigatori hanno scoperto che Francis Kaufmann aveva vissuto negli Stati Uniti fino al 2021, dove era stato arrestato cinque volte per episodi di violenza domestica. Durante quel periodo, aveva scontato 120 giorni di carcere per aver aggredito una persona, causandole gravi lesioni fisiche.
Le indagini proseguono anche per accertare le attività svolte dall’uomo una volta arrivato in Italia. Sembra che utilizzasse un ulteriore alias sui social network e in altre circostanze. Attualmente è accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
L’analisi delle dinamiche familiari e del passato dei due adulti coinvolti potrebbe essere fondamentale per comprendere appieno quanto accaduto. Gli investigatori stanno cercando anche di verificare se tra i due fosse avvenuto un matrimonio a Malta, un dettaglio che potrebbe aggiungere ulteriori elementi al caso.
La vicenda rimane al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine, che sono impegnate a ricostruire ogni dettaglio per fare chiarezza su questa tragica storia che ha sconvolto l’opinione pubblica.