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Due operai sono stati colpiti da un malore mentre lavoravano in una cisterna a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza. Uno di loro è in gravi condizioni

Due lavoratori sono stati ricoverati in ospedale dopo essersi sentiti male contemporaneamente nel pomeriggio di martedì 1 luglio, mentre erano impegnati in operazioni all’interno di una cisterna a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza. Uno dei due è in condizioni critiche e ha richiesto un intervento urgente da parte dei soccorritori.

L’incidente è avvenuto intorno alle 15:30, quando i due operai, dipendenti di una ditta specializzata nel trattamento di residui di scarti animali, stavano lavorando all’interno di una buca cisterna situata in un impianto industriale del comune vicentino. Per cause ancora da determinare, entrambi sono stati colti da un malore quasi contemporaneamente. Le prime ipotesi suggeriscono che il caldo intenso o le esalazioni provenienti dalla cisterna, forse amplificate dalle alte temperature, possano aver provocato l’incidente.

Uno dei lavoratori è riuscito a uscire dalla cisterna con le ultime forze e a dare l’allarme prima di perdere i sensi. Il secondo operaio, invece, ha perso conoscenza ed è rimasto intrappolato all’interno della buca. I soccorsi sono stati immediatamente allertati e sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del Suem 118. Al loro arrivo, l’operaio rimasto nella cisterna era già in condizioni critiche. È stato necessario rianimarlo sul posto prima di intubarlo e trasferirlo d’urgenza all’ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa tramite elicottero.

Le autorità competenti, tra cui i carabinieri e lo Spisal (Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro) dell’azienda sanitaria locale, sono intervenute per avviare le indagini sull’accaduto. L’obiettivo è chiarire le dinamiche dell’incidente e verificare se siano state rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavoro. Non si esclude che possano emergere responsabilità legate a eventuali mancanze nella gestione dei rischi legati alle attività svolte nella cisterna.

La vicenda mette nuovamente in evidenza i rischi legati al lavoro in ambienti confinati e la necessità di adottare misure preventive adeguate per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le temperature elevate e la presenza di sostanze potenzialmente nocive rappresentano fattori di rischio significativi che richiedono un’attenta valutazione e gestione.

Gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni per determinare con precisione le cause del malore che ha colpito i due operai e per stabilire eventuali responsabilità. Nel frattempo, le condizioni del lavoratore ricoverato restano gravi, mentre non sono state fornite ulteriori informazioni sullo stato di salute del collega che è riuscito a dare l’allarme.

La comunità locale e i colleghi degli operai coinvolti attendono aggiornamenti sulle indagini e sulle condizioni dei lavoratori, auspicando che episodi simili possano essere evitati in futuro attraverso una maggiore attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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