Un Ragazzo quasi perfetto, come finisce il film Tv8: trama e finale spiegazione
Una madre vedova assume un falso accompagnatore, scoprendo che l’uomo noleggiato è un bugiardo psicopatico che sfocia in una pericolosa ossessione.
Trama
Diane, vedova e madre single del piccolo Jake, cerca di riprendere la sua carriera in equilibrio tra lavoro e vita privata. Pur non sentendosi pronta per un nuovo legame, si ritrova costretta a partecipare a un evento aziendale e non vuole andarci da sola. Su suggerimento della sorella Lori, decide di rivolgersi a un servizio che offre accompagnatori a pagamento: finti fidanzati per apparire in coppia .
Così entra nella sua vita Miles, un giovane affascinante che sembra incarnare la compagna perfetta. All’inizio Diane resta cauta—eppure si lascia coinvolgere, attratta dalla sua presenza fino a quasi innamorarsene .
Proseguendo gli appuntamenti, Diane apprende che Miles non esiste davvero: il suo vero nome è Peter Dwyer e ha alle spalle una storia inquietante. Maniaca, bugiardo patologico, ha architettato ogni dettaglio per insinuarsi nella sua vita. Il fascino iniziale svanisce lasciando spazio alla consapevolezza di trovarsi intrappolata in una relazione costruita sul controllo e la menzogna .
Finale e spiegazione
Quando Miles/Peter mostra che non intende lasciarla—oltrepassando ogni confine—Diane si trova a fronteggiare l’uomo nella propria casa. Fingendosi remissiva, riesce a guadagnare un istante di respiro: lo colpisce con una bottiglia di vino, lo immobilizza e chiama la polizia. Tuttavia, lui riesce a fuggire, restando ancora una minaccia in agguato ().
Il film si chiude con una carrellata che mostra Miles spiare la casa: non è scomparso, ma Diane ha finalmente reagito. Seppur traumatizzata, ha recuperato la forza per affrontare un’altra relazione, stavolta con Russell, figura concreta e rassicurante che simboleggia una svolta positiva .
Approfondimento sul messaggio
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Vulnerabilità e apparenze – Diane, sola dopo un lutto, cerca un’apparenza di perfezione per riuscire in ambito lavorativo. La finzione diventa terreno fertile per un inganno emotivo ().
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Dipendenza emotiva – Il film mette in evidenza quanto sia facile cadere in una dinamica tossica quando si è in crisi, lasciando il vuoto interiore prendere il sopravvento ().
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Il labile confine tra reale e artificiale – Affittare un fidanzato è solo la punta dell’iceberg di una realtà più profonda: in un’epoca in cui l’immagine conta più dell’intimità, può capitare di perdere di vista ciò che è autentico ().
Programmazione su Tv8
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In onda il 1° luglio alle 13:45, inserito nel palinsesto quotidiano dei thriller diurno del canale .
Cast principale
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Victoria Barabas interpreta Diane
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Nick Ballard è Miles/Peter
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Donovan Patton interpreta Russell, la figura positiva nel finale
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Altri: Joseph C. Phillips, Kat Fairaway (Lori), Jacob Sandler (Jake), Max E. Williams (Kyle)
Un thriller drammatico dal ritmo sostenuto (86 minuti), Un ragazzo quasi perfetto è un prodotto Lifetime con forte impatto psicologico, che riflette sul bisogno di connessione e le insidie delle relazioni costruite a tavolino.